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Damien Bonnet ha il privilegio di poter lavorare i 12 ettari dell'azienda di famiglia in una situazione d'eccezione: nel cuore dell'altipiano argilloso-calcareo di Gaillac – non lontano da Tolosa, nel Sud-Ovest francese –, in una posizione ambientale invidiabile. Il vigneto, infatti, è circondato da boschetti di querce, che lo preservano da contaminazioni di eventuali vicini. Bonnet ha scelto la via dell'agricoltura biologica (certificazione Ecocert) per tutta la tenuta di proprietà, dove coltiva soprattutto gli antichi e affascinanti vitigni autoctoni del Gaillacois: Duras, Braucol, Prunelart per i rossi, e Mauzac, Loin de l'oeil e Ondenc per i bianchi. Il terreno è inerbito, e si pratica anche il sovescio. Un lavoro completato dalla ricerca di un equilibrio delle rese, comprese tra 20 e 35 ettolitri/ettaro.
In cantina, l'obiettivo è preservare le buone pratiche della vigna. Le fermentazioni spontanee sono condotte dai soli lieviti indigeni. La vinificazione avviene in vasca o in legno a seconda dei vini, ma senza aggiunta di solfiti, addizionati solo in piccolissime dosi al momento dell'imbottigliamento. La chiarifica avviene naturalmente, senza prodotti enologici, e i vini rossi non vengono filtrati.
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Altri vini:
Gaillac rosato "La vie en rosé" (aoc)
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