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L’azienda agricola Santa Caterina prende il nome dal suo podere principale, nel territorio del Comune di Sarzana, in Lunigiana. È costituita da circa 12 ettari, di cui 7 a vigna e uno a ulivi, risultato raggiunto attraverso progressivi reimpianti, con i quali si sono intensificate entrambe le colture. Andrea Kihlgren (nella foto) conduce dal 1990 i tre poderi che fanno parte dell’azienda: Giuncàro (superficie pianeggiante di 0,7 ha, terreno alluvionale sabbioso-ciottoloso), Segalàra (declivio di 0,4 ettari, terreno alluvionale sabbioso argilloso), Ghiarétolo (terreno alluvionale sabbioso-ciottoloso di 1,5 ettari pianeggianti) e Santa Caterina (4,5 ettari alluvionale di argille rosse in collina). Qui hanno sede la cantina e gli altri edifici aziendali.
Nella conduzione agricola si cerca di preservare la fertilità del terreno mediante inerbimenti, semine per periodici rinnovamenti di erbe, apporti di sostanze compostate e altre pratiche volte alle stesse finalità. I trattamenti per contenere le malattie fungine delle piante sono a base di rame e zolfo. In maniera critica e viva, dall'inizio degli anni Duemila Kihlgren segue in campagna i princìpi guida e le pratiche dell’agricoltura biodinamica. Oltre alla naturale priorità riservata al vitigno Vermentino, che sempre più nel tempo mostra la sua peculiare vocazione in questa terra, in vigna si lavora al recupero di alcune vecchie varietà autoctone (Merla, Albarola), attraverso una ricerca che non ha ancora finito di delinearsi. Il lavoro in cantina è orientato al massimo rispetto dell’uva e del vino, senza uso di prodotti enologici, eccetto talvolta modeste dosi di anidride solforosa in fase di vinificazione e prima dell’imbottigliamento. Il risultato è una produzione di circa 25.000 bottiglie, che comprende cinque bianchi (Etichetta Verde, Poggi Alti, LM, Poggi al Bosco e Giuncaro), due rossi (Vigna Chiusa e Ghiaretolo) e un Passito.
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