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Nei pressi della confluenza tra il fiume Indre e la Loira, poco a valle di Tours, il Domaine Paget affonda le sue radici dalla fine dell’Ottocento. Dal 2001 al timone c’è Nicolas, che incarna la quinta generazione di vignaioli e conduce l’azienda con sua moglie Pascaline. I 14 ettari di vigneto sono certificati biologici (Ecocert) dal 2011, e in vigna i Paget applicano un approccio agronomico rigoroso. Interfilare inerbito e sottofilare sarchiato; gestione viticola meticolosa (scacchiatura, defogliatura manuale, attenta gestione della superficie fogliare…) per prevenire le patologie anziché curarle. Gli eventuali trattamenti bio sono realizzati solo in caso di effettiva necessità. Le viti sono frutto di selezioni massali e la scelta dei vitigni è basata sull’attitudine dei terroir a favorire una piena e soddisfacente maturità (aspetto cruciale in Loira).
Una volta portate in cantina le uve (esclusivamente di proprietà), ovviamente grazie a una vendemmia manuale, la vinificazione avviene in modo molto poco invasivo. La fermentazione alcolica è spontanea, affidata a lieviti indigeni. L’arricchimento dei mosti è messo al bando. La stabilizzazione dei vini si svolge grazie all’inerzia termica di eccellenti cantine naturali scavate nel gesso, che permettono di mantenere una temperatura costante a 12-13 °C. È questo il metodo che consente a Nicolas di ottenere e proporre vini che ama definire “democratici, pensati per la condivisione”.
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