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Édouard Lepesme, 37 anni, ha un curriculum di tutto rispetto. Agronomo, ha poi seguito studi enologici, mentre dalla regione parigina dove viveva si è trasferito nei luoghi d'origine della sua famiglia, nell'Yonne, il settore settentrionale della Borgogna. Proprio in Borgogna ha compiuto una formazione sul campo, affianco ad affermati vignaioli: Thomas Pico, Olivier De Moor, Claire Naudin, non senza completare l'iter con un'esperienza in Nuova Zelanda. Nel 2014 il grande passo, con il subentro nell'azienda di Antoine Donat, che rileva. Le vigne di Vaux – poco a sud di Auxerre – erano già certificate bio dal 2000, e Édouard prosegue naturalmente in questa direzione. Oggi i 14 ettari di Chardonnay e Pinot noir sono coltivati con sapienza e passione, oltre che con un grande rigore ecologico, con un occhio e la mente alla biodinamica.
Lo stesso rigore Édouard lo segue in cantina, dove le fermentazioni sono spontanee, gli affinamenti lunghi e precisi, gli additivi enologici limitati a piccoli quantitativi di solfiti. Il nostro vignaiolo non ha fretta: punta ad espandere la cantina, per lavorare con maggior confort e funzionalità, ma senza precipitazione. Da tanta accuratezza nascono Borgogna rossi e bianchi tesi, precisi, di inappuntabili finezza e definizione, nonché Crémant degni dell'olimpo dei migliori metodi classici.
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